| graduatorie 1975 | graduatorie 1976 | 
Rispolverando
          nei vecchi ricordi abbiamo sentito il desiderio di scrivere una breve
          storia della nostra società, di
                cercare di riscoprire, attraverso un tuffo nel passato, l'antico
                spirito che aleggiava in quell'ambiente fatto di ragazze e ragazzi,
                di tecnici e di dirigenti muniti soprattutto di tanta buona volontà.
          Subito salta agli occhi come in tutti questi anni le cose siano
          cambiate: all'inizio l'U.S. Pont-Donnaz era una piccola squadretta
          fatta da piccole grandi atlete e da piccoli grandi uomini con
          piccoli e pochi soldi; oggi la si può definire come una "grande" società che
                ha saputo raggiungere obiettivi di altissimo livello e dotarsi
                di una capacità organizzativa invidiabile.
          Lo spirito che lega fra loro atleti e dirigenti però è rimasto
                quello di un tempo: amicizia, solidarietà e spirito di
                squadra; sentimenti sempre presenti in maniera costante e che
                vengono continuamente rafforzati da un qualcosa di indefinito
                che possiamo cercare di riassumere nella magia della parola "Atletica".
          Sul primo giornalino redatto dai dirigenti di allora (che - in
          parte - sono rimasti quelli di adesso, seppure un po' più "maturi")
                furono descritti i primi passi del nostro sodalizio:
"
          Agli inizi del 1977 muoveva i primi passi il settore atletica
                dell'U.S. Pont-Donnaz. Ricordo la prima riunione nella sala fumosa
                di un locale di Pont-Saint-Martin, le idee un po' confuse, la
                paura di impegolarsi in un'avventura forse un po' troppo pericolosa
                per le povere forze di cui disponevamo. Presenti coloro che per
                diversi anni hanno tenuto in piedi questa attività: la
                prof. Lola Venesia, il prof. Hermes Perotto, il sig. Francesco
                Macario e il sig. Marcosanti, oltre a numerosi dirigenti del
                settore calcio con il quale dividevamo il presidente, nella persona
                del sig. Bruno Bottan, il segretario, sig. Alberto Barbieri e
                il cassiere, sig. Riccardo Manganone.
          Uno sparuto gruppetto di persone che si assumeva la responsabilità di
                gestire dei giovani per consentire loro di praticare un'attività diversa,
                almeno per quanto riguardava la realtà sportiva allora
                esistente.
          Ricordo le prime gare a cui partecipammo, le paure di figuracce
          nei confronti dei grossi club, mentre invece arrivarono le prime
          belle soddisfazioni (e forse fu questa la molla che ci spinse
    a continuare) da parte dei nostri atleti"...